La National Public Radio riprende lo studio delle storie fatto dal compianto Kurt Vonnegut con tanto di video (imperdibile) in cui spiega la fiaba Cenerentola usando ascisse e coordinate. In Italia il brano al riguardo è stato pubblicato in Un uomo senza Patria, delizioso volumetto edito da minimum fax.
Di seguito il grafico dell'”Uomo in fondo al pozzo”.
Ed ecco in cosa consiste:
Questo è un tipo di storia che vi capiterà di vedere in continuazione. Al pubblico piace da morire, e il copyright non è di nessuno. La storia si intitola “L’uomo in fondo al pozzo” ma non c’è bisogno che parli veramente di un uomo né di un pozzo. Funziona così: una persona si mette nei guai, ma po riesce a tirarsene fuori.
Un altro grafico-storia è “Lui incontra lei” (o viceversa — o quel diavolo che volete, basta che due soggetti si incontrino):
È così: qualcuno, una persona normalissima, un giorno qualunque, si imbatte in qualcosa di straordinario: “Accidenti, questa è la mia giornata fortunata!” Ma poi: “Oh, no, merda!” E poi la parabola risale.
E infine il modello “Cinderella” (Cenerentola): la storia di una bella ragazza esasperata dalla sorelle e da una matrigna gemera, che la lasciano sola, triste e coperta di fuliggine mentre loro vanno al ricevimento del Principe. Ma arriva la fata madrina (linea che sale per gradi) che la trasforma in una meraviglia e la dota di un mezzo di trasporto eccezionale. La fata è però tassativa, per quanto riguarda la deadline: la mezzanotte del giorno stesso. Alla festa Cenerentola conosce il Principe, lui si innamora di lei ma tutto è rovinato dal coprifuoco, che costringe Cenerentola a scappare prima di trasformarsi nell’umile ragazzina che è. La bella scappa, il Principe non se ne capacità (linea che cade a picco). Poi, scarpette, piedini, eccetera. E la linea si rialza fino all’infinito — è il “tutti vissero felici e contenti” che, come l’infinito, in natura non esiste.
P.S. Dimenticavo c’è anche il modella della storia kafkiana (nel video non c’è, nel libro sì), che Vonnegut spiega con questo grafico kafkiano: