La Search Engine Optimization, questa sconosciuta, ovvero il sorprendente fascino del seno dei nuovi media

Da quando abbiamo ripreso “Basta Bunga Bunga”, l’articolo del New Yorker sull’edonismo italiano sotto il berlusconismo, citando l’anedotto (raccontato da Fedele Confalonieri) dell’incontro tra Silvio e Veronica Lario (leggi qui), Gootenberg ha moltissime visite — stiamo crescendo, amighi — di cui molte inaspettate.

In questi giorni questo blog è stato raggiunto da utenti che cercavano “tette bellissime”. Oggi un tale è arrivato qui con la chiave di ricerca “ha delle tette bellissime”: preciso, conciso. Non sappiamo di chi parlasse il nostro amico ma spiace vedere tanta foga sessuale incappare in un blog di nuovi media e giornalismo.

(I nuovi media hanno tette bellissime?)

La cosa si è fatta seria: dopo il “caso Sasha Grey” (che tuttora porta qualche errabondo in queste lande) l’issue “tette bellissime” si fa notare per l’invadenza dimostrata in pochi giorni. Complice l’enorme successo del post sul Bunga Bunga (grazie ad un tweet di Non Leggere Questo Blog), la pagina ha sedotto e conquistato l’algoritmo di Google. Oggi, 6/06/2011, cercando sul motore di ricerca “tette bellissime”, questo blog fa capolino alla settima posizione.

Mia mamma è fiera di me.

Sia ben chiaro: Gootenberg non vuole crescere sfruttando le zone erogene femminili. Sono incidenti di percorso, che rendono ancora più interessante la lettura del pezzo del New Yorker. “L’edonismo di Berlusconi”, dice; mi sa che ci siamo dentro un po’ tutti.

Gootenberg, splendido seno

update

The Tapparella Effect

Io lo chiamo “effetto Tapparella“, dal titolo della canzone degli Elio e le storie tese in cui lo zimbello della festa delle media esclama:

Chiedo Fonzie e mi danno avanzi/ Cristo, perché?!

Ecco: gli utenti che cercano tette e pornostar (i Fonzie) si ritrovano con altro — non propriamente degli avanzi, su, ma certo qualcosa di non sessualmente eccitante quanto la signorina Grey. E mi dispiace, veramente. Qualora decidessi di aprire un sito porno, ve lo assicuro, sarò felice di dirvelo. Ora però torniamo alle cose serie.

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